B024425 - SOCIOLOGIA DELLA FORMAZIONE SOCIALE E ISTITUZIONALE

Italiano

La formazione come processo relazionale, la sua organizzazione istituzionale, le sue tecniche di progettazione e di realizzazione, il suo carattere di principale canale di inclusione nell’attuale cittadinanza sociale ed economica tardo moderna.

Frequentanti
Slide, dispense, materiale documentario e audiovisivo, saggi e articoli da libri e riviste scientifiche selezionate e messe a disposizione dal docente;

Non frequentanti:
Testi obbligatori..:
1) Anna Teselli (a cura di), “Formazione professionale e politiche attive del lavoro. Misure, carriere, esiti in Italia”, Roma: Carocci, 2016.
2) Gira Rosamarì Simoncini, “La certificazione delle competenze: definizione e inquadramento giuridico”, Working Paper n. 4, 2016, scaricabile all’indirizzo http://www.bollettinoadapt.it/wp-content/uploads/2016/03/wp_4_2016_simoncini.pdf
. più un libro a scelta fra i seguenti
a) Luigi Burroni, “Capitalismi a confronto. Istituzioni e regolazione dell’economia nei Paesi europei”, Bologna: Il Mulino, 2016
b) Antonella Morlini (a cura di), “Intraprendere nella complessità. Strategie di cambiamento nelle organizzazioni”, Roma: Carocci, 2016
c) Maurizio Ferrera, “Rotta di collisione. Euro contro Welfare?”, Bari: Laterza, 2016
d) Pietro Ichino, “Il lavoro ritrovato. Come la riforma sta abbattendo i muri tra i garantiti, i precari e gli esclusi”, Milano: Mondadori, 2015
e) Associazione SMILE (a cura di), “Formazione continua in Italia e in Europa. Sistemi e forma di finanziamento”, Roma: Ediesse, 2013

Il corso mira – attraverso una sua articolazione pratica in tre moduli didattici mensili, ciascuno corrispondente al conseguimento di n. 4 CFU - a dotare gli studenti delle conoscenze sociologiche di base, generali e specialistiche, necessarie ad analizzare la formazione professionale come un processo relazionale di trasmissione di saperi teorici e pratici oggi indispensabili non solo per accrescere l’occupabilità dei singoli, la competitività delle imprese e lo sviluppo dei territori in cui queste agiscono ma anche il potere di autodeterminazione dei soggetti, il loro benessere psico-fisico e relazionale, la qualità della vita delle società locali in cui essi operano. La formazione - nella sua crescente integrazione con i canali del sistema educativo - è dunque vista come uno dei principali canali di inclusione nei circuiti della cittadinanza attiva (sociale, economica, politica e culturale), ed è analizzata - in chiave comparata con le principali esperienze internazionali - sia dal punto di vista della sua organizzazione istituzionale, sia nel suo ruolo più ampio di moltiplicatore di uno sviluppo sostenibile basato sulla creazione, diffusione e applicazione di competenze capaci di “fare” lavoro e socialità, sia infine dalla prospettiva delle diverse caratteristiche (contenutistiche, tecniche e pedagogiche) che essa deve avere in relazione alle differenti professioni per le quali è pensata. Le chiavi di lettura sono dunque i territori, i differenti tipi di aziende e di professionalità oggi tipiche di un’economia sempre più globalizzata e flessibile, la cura e la gestione di risorse umane considerate però nella complessità della loro soggettività “al lavoro”.
Alla luce di questi più generali obiettivi di conoscenza e di capacità di comprensione (Knowledge and understanding), il corso prevede:
1) un primo modulo dedicato alla presentazione delle principali scuole di pensiero che animano - in maniera integrata e collegata - il dibattito attuale in Sociologia Generale, in Sociologia del Lavoro e delle Organizzazioni ed in Scienze del Management;
2) un secondo modulo finalizzato a] all’approfondimento e all’impiego di concetti quali “professionalità” (abilità, competenze, capacità, conoscenze), “occupazioni”, “impieghi”, “occupabilità”, “lavoro”, “qualità del lavoro”, “risorse umane”, “management”, “fabbisogni professionali” sia dal lato della domanda che dell’offerta di lavoro, e b] alla presentazione, esemplificazione, simulazione guidata delle principali tecniche di analisi dei bisogni lavorativi, di bilancio delle competenze, di progettazione/organizzazione/realizzazione di percorsi di formazione e di inserimento professionale;
3) un terzo modulo più pratico e applicativo che - già impostato a partire dall’ultima fase del secondo - consiste in lavori di gruppo finalizzati alla predisposizione di un programma integrato di formazione professionale: scelta di un territorio, analisi del mercato del lavoro locale, modalità di individuazione dei fabbisogni professionali, analisi degli strumenti istituzionali disponibili (fonti finanziamento, agenzie formative di riferimento ecc.), progettazione dell’intervento, selezione dei mezzi di monitoraggio e di valutazione dei risultati di breve e di lungo periodo. L’obiettivo è dunque quello di familiarizzare gli studenti con le pratiche della formazione (making judgement), di far loro padroneggiare il loro linguaggio tecnico, di dotarli di quelle competenze indispensabili (learning skills) per poter in futuro eventualmente operare in autonomia in questo campo.

Conoscenze di base di Sociologia Generale e di Sociologia del Lavoro e delle Organizzazioni. I concetti essenziali saranno tuttavia oggetto delle prime lezioni del primo modulo.

Frequentanti: Dati gli obiettivi formativi e ai fini della valutazione, il lavoro d’aula sarà molto importante, con lezioni frontali basate sulla discussione e sul confronto dei temi trattati. Alcune di esse saranno svolte da formatori professionisti e da esperti delle attuali forme marginalità e di fragilità sociale con le quali si confrontano tutta una serie di nuove occupazioni nei campi dell’assistenza, dell’educazione e dell’empowerment della persona. Saranno utilizzati materiali audiovisivi e piattaforme informatiche per il reperimento di dati demografici e riguardanti i mercati del lavoro e le politiche attive del lavoro italiano, europeo ed internazionale. In modalità e-learning (Moodle, Dropbox), saranno messi a disposizione degli studenti materiali bibliografici e esercitazioni individuai. Il terzo modulo si svolgerà in gran parte in forma di lavoro di gruppo.

Non Frequentanti: studio individuale della bibliografia alla base del corso e supporto del docente in orario di ricevimento e su appuntamento.

NB: SONO CONSIDERATI “STUDENTI FREQUENTANTI” COLORO CHE HANNO PARTECIPATO AD ALMENO DUE TERZI DELLE LEZIONI DI CIASCUN MODULO.

Orario di Ricevimento: Venerdì, 11-13, Scuola di Studi Umanistici e delle Scienze della Formazione, Via Laura 48, Firenze, 2° Piano, Lab.6;

Recapiti: filippo.buccarelli@uifi.it; filippo.buccarelli@gmail.com; Cell. +39 329 9091677

Frequentanti:
a) Due prove intermedie di 2 ore ciascuna - una alla fine del primo modulo, l’altra alla fine del secondo - consistenti nella somministrazione di circa 10 domande a risposta chiusa e di due domande a risposta aperta, e riguardanti sia i materiali forniti dal docente, sia gli approfondimenti effettuati durante il lavoro d’aula. I risultati saranno restituiti entro i quindi giorni successivi.

b) Presentazione all’Aula - nel corso del terzo modulo ed in forma di slide - dei progetti di formazione da parte dei componenti di ciascun gruppo di lavoro, e - in sede di verbalizzazione finale - breve colloquio sull’intero lavoro svolto.

Non Frequentanti: esame finale in forma orale, basato su domande non nozionistiche ma finalizzate a valutare il grado di apprendimento delle chiavi teoriche, degli strumenti concettuali e dei risultati di ricerca presentati nella bibliografia di riferimento, nonché della capacità di interpretazione e di collegamento tematico e analitico dello studente.

Principali tematiche del corso:

1) Elementi di Sociologia Generale e di Sociologia del Lavoro e delle Organizzazioni
Approccio sociologico al processo formativo ed educativo; modelli organizzativi di produzione e servizi; trasformazioni dei mercati del lavoro; lavoro, occupazioni, mansioni e qualità dell’impiego;

2) Professionalità, Sistema Formativo, modelli di apprendimento, alternanza scuola/lavoro
Professionalità, sue dimensioni analitiche e sue trasformazioni; politiche passive e politiche attive del lavoro in Italia e in chiave comparata europea e internazionale; quadro legislativo italiano e europeo; tecniche di progettazione di interventi formativi

3) Fare formazione:
Cittadinanza socio-economica e modelli di Welfare; inserimento socio-lavorativo e buone pratiche in Italia e in Europa; flessibilità, sicurezza sociale, strategie educative e formative professionali.